Ok ci siamo. Le Langhe e il Monferrato sono ormai patrimonio Unesco dell’umanità. Mica da ridere essere il 50° sito italiano per bellezze naturali ma anche, cosa inedita, per patrimonio culturale di tradizioni e letteratura. Per capire bene di che razza di meraviglie stiamo parlando, urge un ripasso di quanto di bello ci siamo persi o non abbiamo ancora visto delle terre di collina in questo basso Piemonte. Il modo migliore? A piedi of course. E allora via a far trekking tra le colline delle Langhe e del Roero e, nel cuore della provincia, in Monferrato con il suo alternarsi a perdita d’occhio di vigneti e aree boschive, castelli e borghi arroccati, santuari e pievi romaniche. D’altra parte la Provincia di Asti da qualche tempo si è posta l’obiettivo di incentivare, in modo sinergico e condiviso, il turismo sostenibile favorendo la fruizione, a piedi, in bicicletta e a cavallo, degli itinerari escursionistici compresi nella rete dei sentieri regionali.
Ecco quindi una pagina web apposita (http://www.astiturismo.it/it/content/astigiano-outdoor) con ben ventiquattro percorsi escursionistici, con le mappe del territorio e il tracciato gps. I restanti ventitre ve li scoprirete da soli sul sito, mentre uno ve lo raccontiamo noi. Si chiama Le Vigne e i Borghi e parte da Rocchetta Palafea, piccolo villaggio suggestivo di alta collina, tra Calamandrana, Canelli e Acqui Terme. Tappa 1: Rocchetta Palafea (396 m) – Castel Boglione (269 m) – Castel Rocchero (410 m) Lunghezza: 8,7 km.
Il centro storico di Rocchetta Palafea si snoda a partire dalla piazza principale risalendo verso la settecentesca Parrocchiale di Sant’Evasio, una delle più interessanti chiese barocche della Diocesi di Acqui; poco oltre troviamo i resti dell’antico castello e la bella torre medioevale. In uscita dal borgo su strada provinciale verso EST, superate alcune curve in salita ed il bivio per Montabone, il panorama si apre su belle colline in parte vitate. Si percorrono
strade minori asfaltate e non, per gran parte in posizione panoramica su borghi, vigneti, piccoli coltivi e lembi boscati. Si giunge così a Castel Boglione, agglomerato posto su un importante bivio della via romana di collegamento tra Aquae Statiellae e Alba Pompeia; del sito romano di Castel Boglione resta solo la conformazione urbanistica. Percorso un breve tratto di strada provinciale in direzione Terzo d’Acqui, si imbocca una stradina asfaltata a sinistra in ripida salita, che conduce ad alcune cascine. Giunti sul crinale e proseguendo in cresta, si può godere di uno splendido panorama che spazia sulle colline quasi interamente vitate, incorniciate sullo sfondo dalla cerchia alpina. Si prosegue alla volta di Castel Rocchero, sfiorando la SS 456 del Turchino. Il borgo è arroccato sulla sommità della collina a dominare i vigneti circostanti.