un territorio unico

LA STORIA DEL NIZZA

Che quella attorno a Nizza Monferrato sia l’area collinare storicamente più vocata per il vino Barbera è un dato di fatto, e i documenti ci parlano di un apprezzamento addirittura secolare. Con gli anni novanta del Novecento si è voluto dare ufficialità a questo interesse, così i produttori della zona hanno chiesto il riconoscimento della “sottozona”: primo passo per l’assegnazione della denominazione “Nizza docg”.
Sono poi trascorsi 13 anni durante i quali i vignaioli hanno sperimentato il disciplinare, saggiato le possibilità e i limiti, apportato piccole modifiche, fino al documento odierno. Importante la scelta di usare il toponimo Nizza invece del nome del vitigno, Barbera: è il desiderio di esaltare il legame con un territorio. La sua morfologia, le sue tradizioni di coltivazione della vite, la sua cultura gastronomica, il particolare modo in cui l’uomo si è inserito nell’ambiente: eccolo il nostro “terroir”.

2000/2007

BARBERA D’ASTI DOC SUPERIORE «NIZZA»

Con la vendemmia 2000 venne riconosciuta Nizza come sottozona della Barbera d’Asti doc Superiore (D.M. 13/10/2000)

Composizione del vino

BARBERA 90%

Barbera minimo 90%. Altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte: massimo 10

2008/2013

BARBERA D’ASTI DOCG SUPERIORE «NIZZA»

Con la vendemmia del 2008 viene riconosciuta la docg per la Barbera d’Asti

Invecchiamento minimo

DAL 1° GENNAIO SUCCESSIVO ALLA VENDEMMIA

>Nizza e Nizza Vigna: 18 mesi di cui 6 mesi in legno. Nizza Riserva e Nizza Vigna Riserva: 30 mesi di cui 12 mesi in legno

2014

NIZZA DOCG

Con la vendemmia 2014 nasce la denominazione Nizza elevando la sottozona della Barbera a denominazione propria. Viene introdotta inoltre la possibilità di aggiungere la tipologia “riserva“ e la menzione “vigna“

Caratteristiche Organolettiche

ROSSO RUBINO INTENSO

Tendente al granato con l’invecchiamento. Odore intenso, caratteristico, etereo. Sapore secco, corposo, armonico e rotondo

COS'È IL NIZZA?

Nizza è prima di tutto una città, una piccola città di quel pezzo nobile di Piemonte che si chiama Monferrato. Non da ieri, ma almeno dal Medioevo. Non va dimenticato perché tra qualche anno, con il termine Nizza, a molti verrà in mente solo la Barbera. E di quella migliore, perché dal 2014 è iniziata l’avventura a nobilitare come merita questo vino antico e umile, “da vecchi”, come si diceva una volta.
Caposaldo della rivincita della Barbera d’Asti è stato il territorio, non ovunque si coltivi Barbera, ma solo quello dei 18 comuni situati attorno a Nizza Monferrato: Agliano, Belveglio Bruno Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo, Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Nizza Monferrato, Rocchetta, Palafea, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vinchio.
Oggi, solo le migliori uve Barbera provenienti da quel territorio possono ambire a diventare vino della denominazione Nizza. È questa la zona che consideriamo l’eccellenza, all’interno della vasta area di produzione della Barbera d’Asti.

LA STORIA DEL NIZZA
DOCG ''CEPPI VECCHI''

Il vino Nizza di Cantina di Nizza si chiama “Ceppi Vecchi”. E da decenni è ottenuto con il meglio del meglio della selezione delle uve Barbera, nella zona ad alta vocazione attorno a Nizza Monferrato. La cantina ha individuato i vigneti più vecchi, quelli sui versanti meglio esposti delle colline più alte. Perché solo il tempo e il sole sanno garantire la qualità massima del frutto.
L’ultimo elemento è l’affinazione, garantita da un invecchiamento nelle piccole botti di rovere francese. Il risultato è un vino color rosso granato con riflessi color malva. Profumato di frutta matura, liquirizia, vaniglia e con un gusto che rivela la sua struttura importante, aristocratica, mai aggressiva e invadente.

IL TERRITORIO

Le terre del Nizza sono gli antichi e bassi fondali dei caldi mari tropicali del Pliocene. Sabbie, marne sabbiose e arenarie che permettono di suddividere la zona di produzione del Nizza in 4 aree. L’elevazione è quella di colline tra i 150 e i 350 metri s.l.m., con terreni di ottima profondità su cui le radici possono espandersi agevolmente, tranne nelle zone di arenaria dove la terra utile è limitata da un substrato cementato. Le zone sabbiose, d’altra parte, presentano una scarsa ritenzione idrica – mitigata spesso dalla presenza di limo – talvolta problematica nelle annate di siccità. Tutti i terreni sono ben ossigenati, anche grazie a una pendenza collinare che garantisce sempre un ottimo smaltimento idrico.

PROSPETTIVE FUTURE

720

Ha

Le superfici vitate a Barbera d’Asti inscrivibili a NIZZA

50.400

Q.li

Potenziale della denominazione NIZZA docg

4.500.000

Bottiglie

Produzione teorica potenziale