Storia della Cantina

Fondare una cantina sociale
è come fondare una città

È un gesto importante, destinato a cambiare la vita di chi entrerà a farvi parte e quella del luogo in cui sorgerà. È sognare un modo nuovo di lavorare: unirsi per avere più garanzie, per dare un senso più ampio alla propria attività e valorizzare il frutto di tante fatiche, il vino. Facendolo diventare non solo più “il mio vino”, ma “il nostro vino”, il vino di un territorio. Nell’ottobre del 1955, a Nizza Monferrato vi fu chi intuì che riunendo in cooperativa quei contadini si poteva costruire qualcosa di nuovo.

Migliorare le condizioni di un lavoro duro e incerto e far conoscere ancora di più il “vino di Nizza”. Ma anche la città e la gente che su quello aveva scommesso e vissuto. Anche per campanilismo, per orgoglio, nacque la Cantina sociale di Nizza Monferrato. Appena un paio di anni dopo i soci erano già 200. Divenuta una delle più solide realtà del settore in Piemonte, negli anni Settanta inizia il processo di ammodernamento degli impianti e delle tecniche di vinificazione.

Da allora la Cantina affinerà sempre più il tono qualitativo della produzione, seguendo l’incremento delle uve conferite ma soprattutto le esigenze di un mercato e della nuova cultura del bere che si stavano imponendo.

Nuove sfide, le sfumature
di un territorio

L’enologia moderna è fatta non solo dal saper proporre vini di alto livello, bensì da nuove idee. In un mondo del vino sempre più consapevole e interessato ciò che fa la differenza è saper cogliere le opportunità che le sfide del mercato ti mettono davanti. Il saper coniugare una tradizione secolare con un’artigianalità all’avanguardia è la mission della Cantina di Nizza. A volte bisogna osare se si assume il ruolo importante di proporsi “interprete del territorio”. Perché il territorio non è solo ciò che ci circonda, ma è una fucina di innovazione e possibilità fatto da tanti poliedrici pezzi di un unico puzzle da comporre e ricomporre per un unico grande disegno costantemente in divenire. La Cantina offre il suo contributo a questo grande progetto, tingendo di rosso barbera le tessere del suo puzzle.

Degustatori si nasce,
assaggiatori si diventa

Una gamma ricca e poliedrica di vini composta da bottiglie variegate e talvolta sorprendenti, ognuna con la sua peculiarità ma, soprattutto, tutte con una storia da raccontare. Quando si degusta un vino si pensa sempre ad un abbinamento binario consigliato che va dal prevedibile formaggio sino al salume più o meno stagionato. Ma conoscere il vino significa anche osare, perché la didattica enologica aiuta il piacere ma non affina il palato.

Sentirsi parte del gusto olfattivo e tattile del vino in bicchiere è un’esperienza unica per chi, come noi, ama questo mondo. Lasciamoci andare quindi, proviamo gli azzardi e gli abbinamenti, giochiamo con le acidità del Barbera piuttosto che con i vini più tannici, sentiamo un bianco anche non esclusivamente d’annata ma con un po’ di storia alle spalle.

La fortuna italiana è la gastronomia, provate quindi i nostri vini con le vostre specialità territoriali senza timori e raccontateci la vostra esperienza, la nostra posta è sempre aperta. Ne faremo tesoro e cultura e, magari chissà, un giorno lo proporremo anche noi.

“Unesco world”,
presunzione d’eccellenza

Una gamma ricca e poliedrica di vini composta da bottiglie variegate e talvolta sorprendenti, ognuna con la sua peculiarità ma, soprattutto, tutte con una storia da raccontare. Quando si degusta un vino si pensa sempre ad un abbinamento binario consigliato che va dal prevedibile formaggio sino al salume più o meno stagionato. Ma conoscere il vino significa anche osare, perché la didattica enologica aiuta il piacere ma non affina il palato.

Sentirsi parte del gusto olfattivo e tattile del vino in bicchiere è un’esperienza unica per chi, come noi, ama questo mondo. Lasciamoci andare quindi, proviamo gli azzardi e gli abbinamenti, giochiamo con le acidità del Barbera piuttosto che con i vini più tannici, sentiamo un bianco anche non esclusivamente d’annata ma con un po’ di storia alle spalle.

La fortuna italiana è la gastronomia, provate quindi i nostri vini con le vostre specialità territoriali senza timori e raccontateci la vostra esperienza, la nostra posta è sempre aperta. Ne faremo tesoro e cultura e, magari chissà, un giorno lo proporremo anche noi.