“Cresce il consumo del vino, in tutte le sue forme e varianti. Ma con un vincitore su tutti: quello rosso è preferito a quello bianco. Sono soprattutto gli uomini a berlo. E una persona su cinque lo consuma quotidianamente. Dopotutto, ormai è certo, un bicchiere al giorno fa bene. Ma entriamo nel dettaglio della questione.
Secondo una recente indagine dell’Istituto Nazionale di Statistica sul consumo di vino e alcol in Italia, nel 2017 le persone che hanno consumato vino almeno una volta durante l’anno sono state il 52,6%. Mentre il consumo è stato giornaliero nel 19,0% dei casi. In proporzione, sono gli uomini a bere di più il vino, almeno una volta durante l’anno. Parliamo del 65,7% della popolazione di sesso maschile. Tanti punti percentuali in più rispetto alle donne, la cui quota è pari al 40,3%.
Infine, sia in Italia che nel resto d’Europa il vino rosso è il preferito dagli utenti. Sia quelli online che offline. Ma di cosa si compone? Ebbene, un bicchiere di rosso contiene per l’85% acqua. Tutto il resto è carboidrati, zuccheri, proteine, alcol. Presenti anche i sali minerali, quali calcio, sodio, fosforo, potassio, zinco, fluoro e magnesio. Infine le vitamine, come la A, la B1, B2, B3, B4, B6, K e J.
Per questa sua ricchezza, il vino risulta un ottimo antiossidante, grazie alla sua capacità di combattere i radicali liberi. Questo comporta anche un rallentamento dell’invecchiamento e dello sviluppo di neoplasie. Secondo l’Università di Siena, inoltre, quelli siciliani e salentini risultano i più efficaci contro l’Helicobacter pylori, il principale patogeno della mucosa gastrica.
Un’altra importante ricerca condotta dall’Università degli Studi di Milano ha osservato l’azione protettiva esercitata da una componente del vino rosso sulla degradazione degli acidi grassi polinsaturi del plasma sanguigno. Secondo tale studio i polifenoli proteggono dall’ossidazione tutti gli acidi grassi polinsaturi del plasma più efficacemente della vitamina E e salvaguardano gli omega-3 più degli omega-6. Esercitando così, seppur indirettamente, un’azione antinfiammatoria.
Il vino bianco, invece, risulta donare un maggiore beneficio sulle ossa, contrastando l’osteoporosi e prevenendo le malattie reumatiche. Questo grazie alla presenza del tirosolo e dell’acido caffeico, che contrastano l’insorgenza di processi infiammatori.”
[Salvo Cagnazzo, La Stampa del 06/11/2018]