“Domenica al castello di Roppolo, che ospita l’enoteca regionale della Serra, saranno in degustazione i 18 vini che hanno ottenuto il titolo di “Ottimo 2014” dedicato all’enologia della province di Biella, Vercelli, Torino, Novara e Valle d’Aosta. Ci sarà un’apertura straordinaria della dimora storica, con visita alle cantine e alla rinnovata terrazza panoramica. I produttori di vino nel Nord Piemonte, o meglio dell’Alto Piemonte, come da anni tentano di farsi chiamare, vorrebbero non patire sudditanze rispetto ai blasonati colleghi di Langhe, Roero e Monferrato, che tra pochi giorni si potranno fregiare anche del riconoscimento dei loro territori a patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
L’Alto Piemonte è un territorio enologico ricco di storia che ha però patito più di altri la frammentazione e i campanilismi, ma che ha certamente le capacità e le qualità di emergere proprio trovando le alleanze giuste con i “cugini” della colline meridionali. La rete delle enoteche pubbliche, rappresentata da una dozzina di “location”, in genere ospitate in castelli e dimore prestigiose, può essere per la Regione un importante momento di amalgama per offrire un’immagine variegata ma unitaria dell’enologia piemontese.
Sono passati i tempi delle concentrazioni politiche torinesi e dei due Distretti del vino uno a Sud e l’altro a Nord con sedi, segretarie, presidenze e pletoriche assemblee. Meglio lavorare insieme in maniera efficace e leggera, prendendo il meglio dalla varie iniziative senza aver paura di copiare ciò che funziona. Oggi si direbbe che le enoteche regionali devono aggregarsi in forma “liquida” e visto che si tratta di vino non potrà che andar bene.”
(di Sergio Miravalle, La Stampa, 18 giugno 2014)