Dal 15 al 18 aprile Verona è indiscutibilmente the place to be, per dirla con un’espressione di moda. La 52ª edizione – Vinitaly 2018 – si prospetta ricca di novità e appuntamenti irrinunciabili, tra wine tasting, presentazioni e incontri professionali. Ma districarsi nel fitto calendario di eventi è tutt’altro che semplice. Ecco allora una lista di 10 cose da non perdere durante le giornate in fiera.
#1 OperaWine
L’elenco non può che cominciare da OperaWine, esclusiva anteprima organizzata con la rivista americana Wine Spectator sabato 14 aprile. Giunta con successo alla VII edizione, la prestigiosa vetrina riunisce 107 tra i migliori produttori italiani al palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra. Il tema del 2018 sono gli Usa e l’obiettivo è rendere omaggio ai legami economici e culturali tra il Belpaese e gli States, che restano il primo mercato per l’export enologico nazionale.
#2 Catalogo online VinitalyDirectory
A Vinitaly sono attese oltre 4.000 Cantine espositrici, tra padiglioni regionali, stand monoaziendali e collettive consortili. Quest’anno Veronafiere ha messo a punto un nuovo catalogo online consultabile all’indirizzo catalogo.vinitaly.com anche attraverso smartphone e tablet. Pensato in particolare per i buyer, è uno strumento interattivo di immediata lettura, con le schede aziendali in tre lingue (italiano, inglese e cinese) e la visualizzazione delle aree Docg, Doc e Igt. Ciascuna scheda include anche le note tecniche dei vini e le attività che le Cantine organizzano a Vinitaly e durante l’anno.
#3 Padiglioni “alternativi” Vinitalybio, ViViT e Fivi
Da un lato ci sono i padiglioni storici d’impianto regionale, dall’altro quelli tematici, il cui appeal è in continuo aumento. È il caso, in particolare, delle cosiddette aree green, dove gravitano Cantine particolarmente attente alla sostenibilità ambientale o che scelgono di mettere al centro il lavoro del vignaiolo. Anche per questa edizione, Vinitalybio, ViViT e Fivisono posizionati uno accanto all’altra nel padiglione 8.
#4 International Wine Hall
Lo spazio dedicato ai produttori stranieri cambia nome passando da Vininternational a International Wine Hall. Si tratta di un nuovo padiglione autonomo, situato di fronte a quello della Toscana, dove sono riunite sinergicamente tutte le realtà estere, in aumento del +25% sul 2017. Tra le nazioni new entry citiamo Etiopia, Danimarca e Santo Domingo, mentre nuove aziende arricchiscono il panorama degli stand di Fran-cia, Spagna, Croazia, Georgia, Portogallo, Ungheria, Azerbai-jan, Usa, America del Sud, Australia e Giappone.
#5 Vini dal mondo seguiti da Riccardo Cotarella
Vinitaly non sarebbe tale senza il suo parterre di degustazioni. Martedì 17 aprile alle 15 in sala Argento va in scena il tasting “I vini dal mondo seguiti da Riccardo Cotarella”, organizzato con il Wine Research Team, guidato dal celebre enologo. In assaggio 16 etichette di aziende italiane e internazionali presso cui Cotarella presta la sua consulenza. Tra quelle del Belpaese segnaliamo Castello di Cigognola, Famiglia Cotarella, Citra e Villa Sandi, mentre sul fronte estero Cremisan di Betlemme e la nipponica Camel Farm.
#6 Vini da vecchie viti, la degustazione delle Donne del vino
Si parla spesso di longevità dei vini, ma non abbastanza di quella delle vigne. Ad affrontare l’argomento ci pensano le Donne del vino, che domenica 15 alle 15 in sala Tulipano organizzano una degustazione delle etichette delle associate ottenute da viti di 80 anni e più, che regalano un timbro aromatico e una complessità unica. Il tasting comprende 10 assaggi e vuole essere anche una riflessione sui vantaggi del restauro del vigneto storico italiano.
#7 Vulcanici si nasce, la degustazione delle Donne della vite
Un altro seminario-degustazione da non perdere è quello proposto martedì 17 alle 15 sempre in sala Tulipano dall’associazione Donne della vite in collaborazione con VinoItalico. S’intitola “Vulcanici si nasce” e l’obiettivo è far conoscere i cosiddetti vini da suoli di origine vulcanica, promuovendo i loro territori e le iniziative di approfondimento dei relativi Consorzi. L’appuntamento è strutturato in due momenti: un seminario con degustazione guidata da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere, di alcune etichette selezionate da Volcanic Wines. E un banco d’assaggio con interessanti espressioni di vini a denominazione, tra cui Aglianico del Vulture, Colli Berici, Etna e Gambellara.
#8 Tasting della nuova Doc delle Venezie
La recente Doc delle Venezie è stata fortemente voluta dai produttori delle regioni del Nordest per ridenire e razionalizzare il “fenomeno Pinot grigio”. Vinitaly 2018 tiene a battesimo la degustazione della prima vendemmia certificata delle aziende aderenti al Consorzio, che espone al padiglione 5, stand F2. Tra i tasting guidati in programma segnaliamo quello di domenica 15 alle 11 presso l’International Buyers’ Lounge, a cura di Kevin Gagnon di SnarkyWine e quello di lunedì 16 alle 17 presso lo spazio Mipaaf, supervisionato dalla Fisar.
#9 Seminario tecnico Masi, 30 anni di Amarone
Tra gli appuntamenti di formazione tecnico-scientifica, un posto d’onore è occupato dal Seminario tecnico Masi, che quest’anno festeggia la XXX edizione con un grand tasting dal titolo “Masi – 30 anni di Amarone a Vinitay”. Al tavolo dei relatori non possono mancare Raffaele Boscaini, coordinatore generale del Gruppo tecnico, e l’enologo Andrea Dal Cin.
#10 Vinitaly and the city
Ogni fiera che si rispetti ha il suo fuori salone. Vinitaly and the city va in scena nel centro storico di Verona dal 13 al 16 aprile. Ogni piazza è legata a una regione italiana, in un ideale percorso che parte da piazza Bra, di fianco all’Arena, dove viene consegnato un “wine passport” da vidimare per accedere alla degustazione. Il ticket di 10 euro dà diritto a tre assaggi. Tra i tanti tasting tra cui scegliere il più panoramico è quello sulla Torre dei Lamberti, a 80 metri di altezza. Per info: vinitalyandthecity.com”. [tratto da www.civiltadelbere.com/]