Dal 21 giugno Palazzo Mazzetti ad Asti propone la mostra La Rinascita. Storie dell’Italia che ce l’ha fatta (fino al 3 novembre). Un’ esposizione che, esaminando il periodo dal 1946 al 1968, , racconta gli anni dal secondo dopoguerra al boom economico con opere d’arte, abiti d’alta moda, tecnologie, architetture, cinema, letteratura, televisione e design. Il Comitato Scientifico, coordinato da Davide Rampello, ha affrontato in maniera trasversale tutte le discipline e le aree di progetto che sono state protagoniste di questa rivoluzione, generando prodotti culturali, industriali e seriali, ma anche grandi progetti infrastrutturali, tuttora vitali e decisivi in Italia. Un’esposizione che si articola in tre palazzi storici astigiani, solo per l’occasione aperti e visitabili in un unico percorso urbano. Palazzo Mazzetti, sede del museo e pinacoteca civica, ospita in circa 1.000 metri quadrati la parte di mostra suddivisa in quinquenni che racconta la storia dell’affermarsi di prodotti originali italiani che diventano veri e propri status globali come il pneumatico Cinturato Pirelli o la macchina per scrivere Lettera Olivetti. Accanto a questi prodotti, simboli della trasformazione della quotidianità e della produttività italiana, anche le opere d’arte figurativa, i capi di alta moda, il design, l’architettura. A Palazzo Alfieri si troveranno invece i focus sulla comunicazione di massa, televisione e radio. Il piano nobile del palazzo, aperto in via eccezionale, ha anche come ospiti eccezionali quattordici grandi arazzi, prodotti dall’Arazzeria Scassa, nata negli Anni Sessanta. Palazzo Ottolenghi infine il racconto del periodo della Rinascita nel ricordo e nei racconti della città di Asti, seguendo le poetiche testimonianze delle canzoni di Paolo Conte. La mostra si apre con gli ultimi giorni di guerra, prosegue con i ricordi d’infanzia di Paolo Conte della notte prima della liberazione e, attraverso suggestioni, fa rivivere particolari atmosfere e conduce il visitatore in un percorso, quasi visionario, fatto di notizie, cultura, musica, ballo, ascolto, per traghettarlo nel presente e farlo approdare nel futuro.
Il biglietto d’ingresso costa 9 euro, 7 il ridotto (gruppi, minori di 18 e maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni) e 3 il ridotto speciale per le scuole. E’ gratuito per i titolari della Torino+Piemonte Card, per i minori di 6 anni, per un accompagnatore per gruppo, per due insegnanti per classe, per disabili con accompagnatore, per guide turistiche e per giornalisti con tesserino. Il biglietto ha validità 2 giorni e consente l’ingresso a Palazzo Mazzetti e l’accesso gratuito a Palazzo Ottolenghi, Palazzo Alfieri, Museo e Cripta di Sant’Anastasio, Museo del Risorgimento. Orari: da martedì a domenica, 10.30 – 19.30 (ultimo ingresso 18,30); lunedì chiuso. Informazioni: telefono 0141.530403, www.palazzomazzetti.it.