Ma quant’è semplice la bagna càuda? Forse il piatto più semplice di tutti, ma come tale, è frutto di una complessa e minuziosa codifica di riti e ingredienti. Con un obbligo di base: il consumo in compagnia. Chi ha mai visto una bagna cauda consumata in solitudine davanti la tv? La regina delle tavole piemontesi è piatto da condivisione, da rito collettivo, da assaggio di gruppo con scambio di verdure e abbondanti passaggi di vino novello. Ecco, a proposito, il vino, provate ad accostarla a Nàos il Dolcetto d’Asti della Cantina di Nizza e mi saprete dire. Ma dicevamo dell’importanza sociale della bagna cauda, quindi dell’esattezza filologica nell’affrontare il rito collettivo nicese chiamato “Nizza è Bagna Cauda” che come ogni anno si svolge al Foro Boario di Piazza Garibaldi, in questa edizione sabato 17 novembre per la “cena della bagna càuda” e
domenica 18 per il “pranzo della bagna càuda” alle ore 12,00 a cui seguirà, in serata, la consegna del “Gobbo d’oro” a Enrico Crippa, lo chef stellato del ristorante Piazza Duomo di Alba. Qui il re che andrà in sposa alla bagna sarà indiscutibilmente il cardo gobbo, specialità locale assoluta. Per chi non potrà essere a Nizza in quei giorni, nessuna paura, si replica alla grande e a livello regionale con i Bagna Cauda Day, venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 novembre. Tre giorni di incontri e festa in cui si potrà degustare la saporita pietanza grazie a 120 tra cuochi e cuoche che nelle cantine storiche, ristoranti e vinerie dell’Astigiano, Monferrato, Langa e Roero e nel resto del mondo proporranno la loro versione di Bagna Cauda “come Dio comanda” (tradizionale), “eretica” o “atea” (con poco e senz’aglio).
Per info e prenotazioni: Comune di Nizza Uff. Manifestazioni +39 0141 720507- Ufficio Informazioni +39 0141 727516; http://www.comune.nizza.at.it/it/events/nizza-e-bagna-cauda e http://www.bagnacaudaday.it/