Torna immancabile come ogni autunno – quest’anno da venerdì 19 a domenica 21 ottobre – la Fiera del Rapulé a Calosso. Questa piccola cittadina non lontana da Canelli ci invita a scoprire la fiera autunnale di un piccolo borgo collinare di fascino, pieno dei sapori e dei profumi dell’autunno. Un invito che è anche a decifrare quello che un tempo su queste colline era consuetudine. Cioè andare a rapulè. Ma cosa vuol dire “rapulè”?
Il termine deriva dalla parola piemontese rapul, che significa grappolo, e indica l’operazione di raccolta dei rapulìn, ovvero i grappoli più piccoli che restano dopo la raccolta dell’uva. E di motivi per venire tra queste colline ne troverete parecchi: prima di tutto parliamo di un percorso enogastronomico fatto di deliziosi pit stop a cui fermarsi per rigenerarsi con i piatti tipici della cucina e dell’enogastronomia locale. Poi si potranno visitare i crotin del paese, le piccole cantinette dove in ogni casa le famiglie conservavano i vini buoni. Infine le vie e piazze del centro storico, ma anche molti dei cortili degli abitanti del paese, si animeranno di musici, saltimbanchi e artisti di strada. Ecco quindi un percorso che pur tra oscure nicchie in mattoni e infernotti in pietra, sarà capace di rivelarvi tutta la solare soavità della gastronomia monferrina.
Informazioni:
www.facebook.com/Fiera-del-Rapulè-700270690021445/
http://fieradelrapule.it
www.comune.calosso.at.it