Alla Fondazione Palazzo Mazzetti sino al 15 luglio va in scena la mostra “Perfiloepersegno”, un’exibition dedicata alla produzione del poliedrico artista Alighiero Boetti, su idea di Maria Federica Chiola. Boetti, artista di origini piemontesi, è conosciuto in tutto il mondo come uno dei più importanti e creativi autori dell’ultimo Novecento, di grande ispirazione per molti giovani. Il percorso espositivo si basa su un tema che nasce da una frase dell’artista: “Quel che la biro rappresenta per un occidentale, per un Afgano è il ricamo, che come una memoria sovra individuale reca in sé parti della biografia collettiva”. E quindi attraverso le opere solo apparentemente umili prodotte a biro e a ricamo, l’obiettivo ambiziosissimo è di indagare il rapporto tra Oriente ed Occidente.
Il tema del percorso espositivo nasce da una frase dell’artista: “Quel che la biro rappresenta per un occidentale, per un Afgano è il ricamo, che come una memoria sovra individuale reca in sé parti della biografia collettiva”. Ecco l’obiettivo ambiziosissimo di indagare il rapporto tra Oriente ed Occidente attraverso le opere, solo apparentemente umili, realizzate a biro o a ricamo.
L’esposizione pone quindi in dialogo le opere a penna biro, cartoncini realizzati in Italia sotto precise indicazioni dell’artista con l’utilizzo di penne colorate, e i ricami, una raccolta di frasi e pensieri riferite al tempo, ricamati all’interno di quadrati come formule matematiche. Ben 65 opere che comprendono arazzi, mappe, arazzetti, ricami e cartoncini a biro, che si integrano alla perfezione nella splendida cornice del palazzo settecentesco che li ospita. Ma se in apparenza è la biro lo strumento più tipico dell’Occidente, mentre il ricamo è pratica diffusa soprattutto in Oriente, in realtà c’è un solido legame proprio con Asti e la tradizione del ricamo. Il link si materializza grazie all’Arazzeria Scassa, fondata nel 1957 da Ugo Scassa, maestro della lavorazione e produzione di arazzi e in particolare all’usanza di tradurre in tessuto le opere di famosi pittori del 900 come Capogrossi, Corpora e Santomaso. Ecco quindi non casuale la scelta di questa mostra e di proporre la grande produzione di arazzi e ricami dell’artista piemontese Alighiero Boetti, un vero e proprio diario in cui vengono rappresentate storie, concetti di vita, pensieri e la memoria stessa di un artista girovago, esploratore di mondi e di culture solo in apparenza lontane.
PERFILOEPERSEGNO, Alighiero Boetti
Museo Civico Palazzo Mazzetti
Corso Vittorio Alfieri, 357
Da sabato 17 marzo a domenica 15 luglio 2018
Tel. 0141 530403
www.palazzomazzetti.eu
info@palazzomazzetti.it
Orari di apertura al pubblico: da martedì a domenica: 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
Giorno di chiusura: lunedì.