La figura del grappaiolo Romano Levi è ormai diventata un mito, speciale e sfuggente, nutrito della spigolosità dell’uomo e della novità della sua cifra artistica, capace di inventarsi un linguaggio personalissimo, nel vestire le proprie bottiglie e nel comunicare il proprio punto di vista sulle cose.
Prova a raccontarcelo una mostra allestita nella Chiesa di San Giuseppe ad Alba, grazie alle testimonianze di personaggi che hanno conosciuto Levi, gente di diversa estrazione e cultura, capaci di far emergere la sua figura di uomo unita a quelle di artista, poeta e piccolo distillatore eterodosso.
La mostra ci propone 24 pannelli ricchi di foto, ma soprattutto zeppi delle tante testimonianze, in forma di scritti autografi o interviste, rilasciate dai grandi vignaioli delle Langhe, da giornalisti e scrittori, ma anche imprenditori come Cesare Romiti, Adriano Benzi e da artisti come Andrea Bocelli, Danilo Sacco e altri. Una sezione è dedicata alle origini della famiglia Levi con alcune indicazioni storiche inerenti il mondo, non solo piemontese, della grappa e le sue derivazioni ed espansioni geografiche.
Nel piano inferiore della Chiesa poi, la parte più tangibile e appagante dell’opera di Romano Levi. Da importanti collezionisti possiamo vedere raccolte oltre 300 bottiglie originali con le etichette più rappresentative dello spirito artistico di Romano, esposte per la prima volta al pubblico. Un’opportunità unica per seguire da vicino l’evoluzione storica di un artista, del suo pensiero e della sua evoluzione personale.
Un bel catalogo dedicato, consente di portarsi a casa un pezzo dello spirito della mostra e di ciò che l’artista ci ha lasciato.
Chiesa di San Giuseppe, via santa teresa, Alba (Cn). Dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30
Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 18.30